Continuiamo la serie di editoriali dedicati alla comunicazione con un approfondimento di conoscenza di due tipologie di comunicazione: la comunicazione verbale e quella non verbale.
Quando pensiamo alla comunicazione, solitamente ci viene in mente il messaggio che verbalmente cerchiamo di passare a chi deve riceverlo. In parole povere pensiamo alle parole che dobbiamo pronunciare.
Se dobbiamo preparare un discorso importante, infatti, ci concentriamo maggiormente sulla preparazione di quello che si vuole dire e meno sul “come”.
Questa modalità di pensiero, però, crea un problema comunicativo molto grosso.
La comunicazione, infatti non è composta solo dalla parte verbale, ovvero le parole che diciamo, ma anche da una componente para-verbale (volume della voce, intonazione, velocità, ritmo…) e da una non verbale che è l’insieme di tutti gli atteggiamenti, comportamenti, espressioni, modi di fare, ecc. che accompagnano il messaggio verbale.
L’errore principale, nello sport ma non solo, è quello di non essere coerenti tra quello che si vuole dire (verbale) e come lo si dice (para-verbale e non verbale).
L’esempio classico è l’allenatore che, mentre urla alla propria squadra di “stare calmi”, si sbraccia e si muove come un indemoniato. C’è una chiara incoerenza tra i due tipi di messaggi e il rischio è che quello che venga maggiormente percepito sia proprio quello non verbale, ovvero una grande agitazione da parte dell’allenatore che, quindi, verrà passata ai giocatori della squadra.
Compito dell’allenatore (o di chi si deve occupare di comunicare) sarà quindi quello di prestare attenzione tanto al messaggio quanto a come lo si passa.
Nei prossimi editoriali verranno approfonditi nello specifico le varie componenti di tutte e tre le variabili, ma adesso proviamo a riassumere quali sono le cose su cui un allenatore deve concentrarsi per migliorare i vari tipi di comunicazione:
Verbale:
- Feedback
- Dare istruzioni
- Comunicazione pre partita
Paraverbale:
- Tono e volume della voce
- Ritmo e velocità
Non verbale:
- Posizione del corpo
- Movimenti del corpo e delle mani
- Espressioni facciali
Un esercizio facile da poter fare è quello di “osservarsi” mentre di comunica facendosi riprendere da una videocamera in qualsiasi momento dell’allenamento o della partita e chiedersi se in quel momento si era coerenti o meno. Se non si era coerenti tra i vari livelli di comunicazione, allora si può provare, a freddo, a provare lo stesso messaggio (magari davanti ad uno specchio) prestando attenzione però a tutto il resto del nostro comportamento.
Rimanete aggiornati con i prossimi editoriali,
A presto!
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