Benvenuti in questa nuova rubrica.
Mi presento. Sono Edoardo Ciofi, Psicologo dello Sport.
Ho avuto il piacere di partecipare al progetto Mental Football attraverso questa rubrica pensata per poter raccontare quali siano gli elementi della psicologia dello sport e, soprattutto, della comunicazione, che possano essere d’aiuto e di supporto ad allenatori e giocatori.
Per iniziare, però, volevo presentarvi questa disciplina e i suoi vari utilizzi all’interno del mondo del calcio.
Se noi pensiamo al calciatore, al campione, ci vengono in mente, differenti skills e abilità che esso deve possedere per poter raggiungere i suoi obiettivi.
Le prime capacità sono sicuramente quelle tecniche, quelle fisiche, o quelle di tattica.
Oltre a queste esistono anche alcune abilità che sono meno evidenti, abilità che sono parallele a quelle appena citate e che hanno la stessa importanza.
Sono le abilità mentali!
Le abilità mentali (che scopriremo più avanti), sono quelle abilità che, nonostante siano più nascoste, necessitano di essere “allenate” esattamente come quelle più evidenti.
Lo psicologia dello sport è quella materia che supporta gli allenatori e gli atleti nell’allenamento di queste abilità. Lo psicologo dello sport non è, quindi, un “classico” psicologo, che si occupa di cura e di disagio mentale ma è a tutti gli effetti un allenatore della mente (molto spesso si sente parlare, infatti, di mental trainer).
Ma di cosa si occupa lo psicologo dello sport?
Ecco, questa rubrica ha proprio lo scopo di poter scoprire, piano piano, tutte gli ambiti di lavoro dello psicologo dello sport applicati al calcio.
Sicuramente è importante capire che, in base all’obiettivo, all’età, al livello del calciatore o del gruppo di calciatori, lo psicologo ha, ovviamente, strumenti e finalità diverse ma, in tutto questo è fondamentale il rapporto con l’allenatore.
L’allenatore è infatti la figura cardine nella crescita del giocatore. Sarà importantissimo il suo coinvolgimento nel lavoro mentale poiché è il comportamento dell’allenatore che permette la crescita sportiva sana ed efficace dei giovani calciatori o delle giovani calciatrici.
Dunque il lavoro con lo psicologo permette all’allenatore di poter “allenarsi” sulle modalità comunicative e di conoscenza del gruppo per poter essere sempre più efficace.
Nei prossimi appuntamenti cercheremo quindi di essere più specifici, approfondendo le dinamiche mentali legate sia agli atleti sia agli allenatori, per riuscire a scoprire e migliorare le capacità più nascoste della mente dello sportivo.
Grazie a tutti e, al prossimo editoriale!
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