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Centri Federali Territoriali: l’avventura comincia

Finalmente ci siamo. Sembra un sogno, uno di quelli bellissimi.

Anche il nostro calcio riparte dai Centri Federali Territoriali, prendendo spunto dalle più importanti federazioni di calcio europee.

La FIGC ha finalmente dato il via libera alla creazione di centri di formazione in cui radunare i giovani talenti scovati in ogni angolo della penisola e curare nel dettaglio il loro percorso di crescita sportiva.

Centri Federali Territoriali

Prendendo spunto dalle esperienze pregresse dei principali paesi europei, soprattutto grazie all’analisi dettagliata dell’attività svolta in Germania, anche la nostra Federcalcio ha finalmente deciso di cominciare a preparare il cambiamento.

Questo nuovo programma per valorizzare il calcio giovanile si sviluppa attraverso l’implementazione di due attività principali: i Centri Federali Territoriali e i Futsal Camp.

Programma di sviluppo

Il benvenuto del Centro Federale

I Centri Federali Territoriali (CFT) intendono rappresentare il polo territoriale di eccellenza per la valorizzazione e la formazione tecnico-sportiva di giovani calciatori e calciatrici di età compresa tra i 12 e i 14 anni.

Il bacino di utenza è rappresentato attualmente da: 150 mila ragazzi e 3500 ragazze. Inoltre saranno impiegati circa 1.200 tecnici federali qualificati e 200 dirigenti.

Gli obiettivi del programma sono:

  • Monitoraggio di tutti i giovani calciatori nel medio-lungo termine (nell’arco di 8 anni verranno monitorati infatti circa 1 milione di giovani calciatori).
  • Lotta all’abbandono dell’attività sportiva.
  • Programma di supporto per lo sviluppo delle potenzialità dei giovani.
  • Sviluppo di un percorso di formazione tecnico-sportiva coordinato.
  • Tutela del talento.
  • Coinvolgimento di tutti gli stakeholder (AIAC, AIC, Settore Tecnico, SGS, AIA, LND e leghe professionistiche).
  • Monitoraggio tecnico e sociale dell’intero territorio italiano.
  • Definizione di un indirizzo formativo ed educativo centrale.

La situazione italiana

Attualmente il “nostro calcio” presenta delle criticità che limitano fortemente la genesi del talento.

Sovente ogni momento formativo settimanale è dedicato e orientato al conseguimento del risultato. La vittoria della gara è l’unico obiettivo che molto spesso si pone l’allenatore/formatore o, addirittura, la stessa società sportiva.

Lo scenario attuale manifesta alcuni “punti deboli“:

  • Dispersione e abbandono del calciatore di talento in età giovanile.
  • Difformità di indirizzi tecnici fra le varie società.
  • Cultura del lavoro del calciatore prevalentemente orientata al raggiungimento del risultato sportivo.
  • Poca attenzione delle società ad investire nei settori giovanili.
  • Assenza di strumenti di monitoraggio territoriali.

Ma, allo stesso tempo, il panorama calcistico italiano rappresenta anche importanti punti di forza:

  • Alto livello qualitativo dei tecnici.
  • Diffusione territoriale pervasiva delle società con 46.306 squadre giovanili.
  • 824.238 giovani calciatori tesserati (di cui 666.506 relativi al SGS).
  • Un quinto della popolazione italiana di giovani maschi tra i 5 e i 16 anni è tesserato per la FIGC.
  • Il rapporto aumenta considerando i circa 2 milioni di ragazzi tra i 5 e i 16 anni che praticano calcio, senza essere tesserati per la FIGC.
  • Forte dimensione di integrazione sociale con 37.750 giovani calciatori stranieri tesserati.

Il programma Tecnico dei centri federali

Allenamento al Centro Federale

L’attività pratica consiste in un allenamento settimanale, studiato e condiviso per tutti i Centri Federali d’Italia. 

I punti che i CFT voglio toccare al fine di fornire un servizio di qualità agli atleti e al movimento del calcio in generale sono:

  • Sedute di allenamento nel Centri Federali Territoriali come momento aggregativo.
  • Sviluppo e consolidamento della tecnica individuale.
  • Applicazione della tecnica nelle situazioni di gioco:
    Con palla: utilizzo della tecnica di base, gestione della tecnica nelle situazioni di gioco, sviluppo del gioco in collaborazione con i compagni.
    Senza palla: smarcamento, appoggio, marcatura, copertura, ecc.
  • Formazione del calciatore “pensante”:
    • Sviluppo di una metodologia che responsabilizzi il giovane nei processi decisionali.
    • Ampliamento delle conoscenze del gioco del calcio.
  • Sviluppo di una mentalità rivolta alla costruzione del gioco.
  • Sensibilizzazione alla cultura del lavoro e del rispetto.

Articolo tratto dal “programma Centri Territoriali Federali“.
L’intero contributo può essere visionato qui.

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7 Responses
  1. Nicola

    Finalmente ce l’abbiamo fatta!!!
    Io alleno in Austria e i centri federali esistono da 10 anni.
    Qui però iniziano già con gli U10 e poi si va avanti fino agli U14, dopodiché i migliori passano alle accademie delle società Prof.
    Mentre il resto del gruppo, avendo fatto parte dei centri di formazione, può sicuramente aiutare la squadra della propria società continuando a giocare con un tasso di qualità tecno -tattiche superiore al passato!

    1. Domenico

      Era,ora che il calcio italiano possa fare dei passi,in più, con l ausilio e la formazione di centri per i nostri talenti.grazie

    2. Luca Filograno

      La selezione è regionale.
      Non sono al corrente, al momento, di possibili bandi di reclutamento.
      Appena avrò news, le pubblicherò qui.

  2. Enrico Di Manno

    Sono contento di questa decisione, finalmente ci stiamo muovendo nella giusta direzione.
    Sono anni che lavoro in Svizzera in un Centro Federale dello sport ( CST ) di Tenero e posso dire solo delle cose positive sulla formazione dei giovani che frequentano questi centri. La crescita e la formazione che ricevano questi ragazzi è fondamentale sia per i club professionisti che per la Nazionale.
    Tutti i formatori sono diplomati Uefa A, e sono Istruttori e allenatori professionisti dello sport Swiss Olympic. Ciò fornisce ai giovani una formazione più professionale possibile. Se una nazione così piccola come la Svizzera sta ottenendo dei buoni risultati grazie all’organizzazione e la metodologia di lavoro, immagina se noi Italiani, con la nostra cultura e passione per il calcio, ci organizzassimo e ci mettessimo a disposizione per la crescita dei giovani cosa saremmo capaci di fare…..

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